
Manifesto del 1919
Le tre sezioni ordinamentali Arte dei Metalli e dell'Oreficeria, Arte del Tessuto e Arte del Legno sono il risultato di ampliamenti succedutisi negli anni sia con la crescita della popolazione scolastica sia col prestigio dell'Istituto e raccolgono l'eredità storica di alcune delle più antiche forme di artigianato presenti in città: dall'ebanisteria, che fu la prima "officina" sorta nella scuola poco dopo la fondazione avvenuta nel 1880, all'"officina del ferro battuto", aggiunta alla prima nel 1904, fino alla sezione di Tessitura già prefigurata nel 1920 come sezione femminile di Economia Domestica.
Le tre sezioni venivano assumendo, all'atto della loro fondazione, il ruolo di strumento di saldatura del presente con la tradizione. La prima sezione, quella di Arte del Legno, faceva riferimento all'Arte del Mobile, che vantava un grande sviluppo a Lanciano nel Seicento e nei due secoli successivi tanto da far parlare di una "Scuola" lancianese di carattere eclettico, che non era dunque caratterizzata in senso locale ma recettiva degli indirizzi stilistici delle altre scuole italiane. I prodotti della scuola lancianese inoltre erano particolarmente raffinati nella fattura, soprattutto negli intagli e degli intarsi, così da far tradizionalmente parlare di una produzione d'arte vera e propria.
Anche la sezione di Arte dei metalli nacque con l'intento di garantire la continuità con l'antica tradizione lancianese (che risaliva all'istituzione in città in epoca romane del "Collegio dei fabbriferrai") particolarmente quella del ferro battuto e dell'oreficeria.
Per quanto riguarda infine la sezione di Arte del Tessuto, va ricordato che già in epoca romana (a.775 d.C.) a Lanciano veniva costituito quel "Collegio dei Restiari", o tessitori di funi, ai quali la tradizione ha poi assegnato il ruolo di padri della sezione d'Arte del Tessuto, sebbene essi fossero impegnati in una produzione definibile più propriamente industriale che artigianale o artistica; inoltre ad una data più tarda, l'897 d.C., risale la prima menzione di un "Genecio" già esistente a Lanciano quale "luogo di radunanze delle donne addette a filare e a tessere la lana" da cui più tardi sarebbe derivato allo stesso la denominazione di "Ospizio di Sant'Antonio dei lanai".
CRONOLOGIA DEGLI EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI PER LA VITA DELLA SCUOLA DALLA FONDAZIONE AI GIORNI NOSTRI
25 aprile 1880: con D. M. (Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio) viene istituita la SCUOLA SERALE E DOMENICALE DI ARTI APPLICATE ALL'INDUSTRIA, accogliendo la richiesta della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Lanciano che, nella nuova scuola, viene a fondere di solo disegno da essa stessa già fondata.
La scuola si stabilisce nel medesimo edificio delle Scuole Tecniche dette "ai funai" dal nome degli artigiani che nel Medioevo lavoravano le funi in quella zona della città, e la sua finalità è l'insegnamento del Disegno nelle sue varie manifestazioni (ornamentale, lineare, dal vero, di architettura) e della Plastica; solo dopo qualche anno si provvede ad impiantare un piccolo laboratorio per la lavorazione del legno.
23 agosto 1904: la scuola si sposta definitivamente (vi resterà fino al 1920) in via Cavour n.11, dopo essere stata per brevi periodi ospitata prima in una casa d'abitazione in Vico Roma 8 e poi in un'altra casa di abitazione in via Valsecchi n.1; viene nominato suo direttore il prof. Annio Lora, architetto veneto, al quale si deve l'istituzione dell'officina per il ferro battuto.
13 gennaio 1907: alla scuola viene accordata la legificazione con il Decreto Reale n.126 grazie alla quale essa è denominata REGIA SCUOLA PER LE ARTI DECORATIVE ED INDUSTRIALI.
14 ottobre 1919: sulla Gazzetta Ufficiale è pubblicato il Decreto Luogotenenziale del 27 ottobre 1918 con cui la scuola da SERALE diventa DIURNA e viene riordinata con tre classi ad orario completo ed una serie di nuovi insegnamenti a carattere letterario e scientifico oltre quelli grafici e le esercitazioni di laboratorio. Tale nuovo assetto muta le finalità esclusivamente professionali della scuola serale, adeguandola agli orientamenti didattici delle altre scuole dello stesso tipo, che tenevano in buon conto la formazione culturale generale degli alunni.
1920: la scuola si trasferisce nel Palazzo degli Studi lungo il Corso Trento e Trieste (dove la scuola rimarrà fino alla costruzione della nuova attuale sede).
21 maggio 1924: con Regio Decreto n. 1200 la scuola passa (dal M.ro della Economia) alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione generale delle Antichità e Belle Arti), assumendo la denominazione di REGIA SCUOLA ARTISTICA-INDUSTRIALE "G. Palazzi", nella quale si decise di rivedere ancora i programmi dando ad essi un più deciso ordinamento culturale ed artistico. Questo tardò molto ad essere definito a causa di una permanente indeterminatezza di indirizzo che caratterizzò la vita della scuola fino agli anni della Seconda Guerra Mondiale, pur non impedendole di svilupparsi con un notevole incremento e di alunni e di spazio.
1930: si procede all'ampliamento della sede con i mezzi propri della scuola, reperiti tra fondi di bilancio accantonati e contributi ministeriali, su di un'area fabbricabile retrostante il Palazzo degli Studi ceduta gratuitamente dal comune: vengono effettuati il prolungamento dell'ala orientale, la costruzione di un nuovo braccio sul fronte meridionale e l'ulteriore ampliamento del padiglione riservato ai laboratori.
a.s. 1939/40: decisivo mutamento dei programmi dietro disposizione ministeriale, con l'adozione di un orario più aderente alle finalità artistiche della scuola nel quale, soppresso l'insegnamento del francese e dell'igiene e ridotto il numero delle ore di materie di cultura generale a favore del disegno, della plastica e delle esercitazioni di laboratorio, viene introdotto l'insegnamento della Storia dell'Arte. Con tale nuovo orientamento, la scuola va avanti fino alla trasformazione in "Istituto d'Arte" e le date considerabili ancora memorabili per la sua storia sono due:
il 1958, anno dell'istituzione della sezione di Arte del Tessuto;
il 1972, anno dello spostamento nell'attuale sede e della nuova denominazione di ISTITUTO STATALE D'ARTE "G. PALIZZI" a cui corrisponde anche la istituzione del biennio sperimentale (IV e V anno) successivo al triennio (abilitante all'esercizio della professione di "maestro d'arte". Quest'ultimo importante cambiamento porta la scuola ad essere omologata a tutte le altre scuole superiori, in particolare rendendola propedeutica alla frequenza di un corso universitario,
nel 1994 si istituiscono oltre ai corsi Ordinamentali due Corsi "Sperimentali" (Sperimentazione assistita "Michelangelo") afferenti alle seguenti sezioni: "ARCHITETTURA E ARREDO" e "MODA E COSTUME"
nel 2010 L'Istituto Statale d'Arte "G. Palizzi" diventa LICEO ARTISTICO "G. PALIZZI" nel quale saranno attivati i due indirizzi di: "Architettura ambiente" e "Design".